Ovaio Microcistico e Infertilità: C’è Qualche Rischio?

Cosa si intende con ovaio microcistico? È correlato ad infertilità? Ricevere una diagnosi di questo tipo può mettere sicuramente in ansia ogni donna ed è giusto approfondire la conoscenza di tale termine medico per capire cosa fare. L’ovaio microcistico è di fatto una condizione in cui l’ovaio presenta ecograficamente numerosi piccoli follicoli, in misura diversa dal normale. I follicoli sono le sacche che contengono le cellule uovo. Ciò può condizionare il ciclo mestruale e l’ovulazione, con conseguenze effettive anche sulla fertilità. Scopriamo insieme di cosa si tratta, le possibili conseguenze sulla capacità di concepire e quali soluzioni.

Ovaio microcistico: di cosa si tratta

Quando si parla di un ovaio microcistico si fa riferimento all’aspetto ecografico delle ovaie che risultano caratterizzate dalla presenza di numerosi follicoli di piccole dimensioni, inferiori alla norma, di solito al di sotto dei 10 millimetri. Non è una vera e propria malattia, molte donne ne sono caratterizzate senza avere disturbi. Tuttavia, in alcuni casi, l’ovaio microcistico può essere associato a una disfunzione ormonale che altera il ciclo mestruale e la fertilità. Vediamo nel dettaglio.

Ovaio microcistico, policistico, multifollicolare, microfollicolare, facciamo chiarezza.

L’ovaio microcistico non va scambiato con la sindrome dell’ovaio policistico o PCOS, ma neppure con altre condizioni. La terminologia al riguardo tende a confondere, spesso impiegata in modo improprio e generalizzante, ma comporta dal punto di vista ecografico e funzionale, soprattutto ai fini della fertilità grandi differenze, come le seguenti:

•  Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): è una malattia caratterizzata da una serie di sintomi ormonali, endocrini, metabolici, e riproduttivi. Presenta di solito di almeno due dei seguenti disturbi: oligomenorrea o anovulazione, iperandrogenismo e policistosi ovarica. Quest’ultima ecograficamente si si manifesta con ovaie ingrossate contenenti piccoli follicoli tra i 4 ed i 10 millimetri, in un numero superiore a 10, disposti a forma di corona. La PCOS rappresenta la principale causa di sterilità anovulatoria, ovvero dovuta all’assenza di ovulazione. La terapia dipende dai sintomi e dalle aspettative della paziente.
• Ovaio microcistico o policistico (PCO) o micropolicistico (PMCO) definito comunemente anche come policistosi ovarica è una condizione ecografica caratterizzata dalla presenza di cisti ovariche (tra 6 e 10, non oltre i 10 mm), in genere senza altre condizioni patologiche associate, se non talvolta casi di anovulazione correlata ad infertilità.
• Ovaio multifollicolare o multicistico: l’ecografia mostra in tal caso ovaie di dimensioni normali, fisiologiche, al cui interno risultano essere molti piccoli follicoli. Si tratta di una diagnosi benigna a tutti gli effetti: non implica problemi di fertilità ed è tipica delle giovani donne che soffrono di lieve irregolarità del ciclo mestruale. Non richiede una cura, il problema si risolve in genere con il passare degli anni.

Ovaio microcistico (PCO) sintomi e diagnosi

La diagnosi dell’ovaio microcistico, anche differenziata rispetto alle altre condizioni simili si effettua tramite un’indagine ecografica, preferibilmente con sonda transvaginale. Questa permette di visualizzare la forma e la dimensione dell’ovaio e il numero e le misure dei follicoli. Inoltre, possono essere utili degli esami del sangue per valutare i livelli degli ormoni coinvolti nel ciclo riproduttivo, come FSH, LH, estrogeni, progesterone, prolattina e testosterone, utili anche per escludere la PCOS ed altre patologie. I sintomi correlati alla PCO non sempre sono evidenti, ma se presenti possono essere i seguenti:

• Mestruazioni irregolari: il ciclo può essere più lungo o più breve del normale, oppure saltare per alcuni mesi.
• Sanguinamenti tra un ciclo e l’altro
• Dolore pelvico: è raro in questa condizione
• Difficoltà a concepire: per le mestruazioni irregolari o perché si possono manifestare cicli senza ovulazione.

Ovaio microcistico e fertilità: cosa occorre sapere e a chi rivolgersi

L’ovaio microcistico non implica necessariamente una ridotta fertilità. Molte donne con questa condizione riescono a concepire naturalmente o con l’aiuto di terapie ormonali che stimolano l’ovulazione. Non sempre però è così, anche perché in alcuni casi, l’ovaio microcistico può essere un segno di altre patologie che possono compromettere la capacità riproduttiva della donna, come la stessa PCOS. Se si soffre di ovaio microcistico e si desidera una gravidanza, che da sola non arriva è consigliabile rivolgersi ad un ginecologo, preferibilmente esperto in disturbi della fertilità, per una valutazione approfondita. In base alla diagnosi, il medico potrà suggerire la terapia più adeguata, che può consistere in:

• Assunzione di integratori a base di inositolo, una sostanza naturale che migliora la funzionalità ovarica: vengono talvolta prescritti in caso di ovaio microcistico isolato o associato a PCOS.
• Farmaci induttori dell’ovulazione: si somministrano per via orale o iniettiva, sotto controllo e monitoraggio ecografico; possono essere utili in caso di ovaio microcistico associato ad anovulazione o oligo-ovulazione.
• Tecniche di procreazione assistita: sono procedure che aiutano a superare le difficoltà di concepimento, come l’inseminazione intrauterina (IUI), la fecondazione in vitro (IVF) o l’ICSI (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi). Talvolta sono necessarie in presenza di ovaio microcistico associato a endometriosi, MIP o altre cause di infertilità.

L’ovaio microcistico non è una condanna alla sterilità, ma una condizione che richiede attenzione e cura. Con l’aiuto del medico e delle terapie appropriate, è possibile realizzare il sogno di diventare madre.