False credenze e fake news sulla gravidanza esistono da tempo immemore, come imperversano anche miti e dicerie che riguardano il ciclo mestruale, ma con lo sviluppo di Internet e la più facile e rapida circolazione di informazioni, le cose invece di migliorare sembrano addirittura peggiorate.
A questo punto per un blog di ginecologia e ostetricia come questo, penso che sia importante contribuire a smontare leggende metropolitane e convinzioni sbagliate, in modo da fare chiarezza per le future mamme in dolce attesa e assicurarmi che abbiano informazioni adeguate.
Niente farmaci e vaccini quando sono incinta?
Anche in gravidanza chi deve seguire una terapia salvavita, per una malattia cronica o severa, deve poter continuare a tutelare la propria salute: lo specialista che vi conosce valuterà costi/benefici nel proseguire la cura o vi saprà proporre la soluzione più adeguata. Per i rimedi a disturbi acuti vige sempre la regola che si agisce sotto controllo medico. Solo un esperto sa consigliare quali farmaci evitare perchè attraversano la placenta e quali si possono prendere con sicurezza anche in base all’età di gestazione. Vi sono poi dei vaccini che devono essere fatti in gravidanza, come quello per la pertosse o l’antinfluenzale, e vaccini che viceversa sono controindicati, come quello della rosolia.
Se soffro di nausee in gravidanza è perché la vivo con ansia?
L’insorgenza della nausea durante la gravidanza non è correlata all’ansia di diventare genitori, come dimostrato dal fatto che spesso il sintomo diminuisce per l’effetto di farmaci specifici. Le evidenze scientifiche dimostrano invece che la nausea è causata dall’incapacità dell’organismo di tollerare l’aumento dei livelli della glicoproteina beta hCG, e degli ormoni estrogeni e progesterone. Si è visto che chi soffre normalmente di cinetosi (mal d’auto, mal di mare) ha un aumentato rischio di nausee in gravidanza, sintomo che si può gestire bene anche con la terapia integrata. Infine, come in altre situazioni, anche lo stato emotivo può condizionare lo stato di malessere e il sintomo che lo causa.
Chi l’ha detto che si deve “mangiare per due”?
Si tratta semplicemente di un retaggio antico, riferito a una società più povera e arretrata della nostra, dove la scarsità era all’ordine del giorno. Oggi semmai abbiamo il problema contrario, dal momento che siamo portati ad assumere troppe calorie rispetto al nostro fabbisogno: per salvaguardare la salute di mamma e bambino con gli attuali stili di vita dobbiamo invece seguire un regime alimentare equilibrato e mirato a non aumentare troppo di peso. In realtà in gravidanza l’incremento calorico è minimo (circa 200 calorie di fabbisogno giornaliero in più) mentre un’incremento maggiore è richiesto durante l’allattamento nei primi mesi di vita del neonato, sempre stando attente ad assumere cibo di qualità e ad evitare lo junk food.
Via il gatto di casa per la Toxoplasmosi??
Le donne che aspettano un bambino e risultano negative alla toxoplasmosi potrebbero contrarla dal gatto di casa? In realtà tramite analisi del sangue è possibile fare un dosaggio al gatto degli anticorpi per la toxoplasmosi, in modo da vedere se ne è affetto. Inoltre, basta non entrare in contatto a mani nude con le feci ed evitare di pulire la lettiera: meglio se se ne occupano i familiari, tenendo conto che il gatto che non esce di casa, e non va nemmeno in giardino, è molto difficile che si sia infettato), motivo in più per cui non è assolutamente necessario allontanarlo da casa.
Stop alle attività sportive: in gravidanza meglio il riposo?
Sono anni che noi ginecologi raccomandiamo moto e movimento quotidiani, in gravidanza e non. Un’attività fisica adeguata combatte diabete e sovrappeso, migliora l’umore, favorisce l’assorbimento di vitamina D se all’aperto. Stanno ferme e a riposo su disposizione del medico soltanto le donne con gravidanza a rischio. Sì a nuoto, ginnastica dolce e aquagym, yoga e pilates, camminate e nordic walking, no agli sport un po’ più spericolati o esposti a colpi e cadute, come sci, skate e bici.
Se facciamo sesso danneggiamo il bambino?
Partiamo da una certezza: una regolare attività sessuale fa bene alla coppia. E se non siamo in una gravidanza a rischio, per la quale dobbiamo evitare le contrazioni prima del termine, se lo desideriamo non dobbiamo rinunciare a fare l’amore. Anche in questo caso sempre meglio sentire il proprio medico di fiducia, ma salvo particolari controindicazioni in genere si può continuare la propria routine di coppia, evitando magari posizioni non adatte alla donna con il pancione.
In auto cinture di sicurezza vietate??
Solitamente, durante la gravidanza, l’uso della cintura di sicurezza rimane un’importante misura di protezione sia per la madre che per il bambino: anche se in caso di incidente potrebbe esserci un rischio legato alla compressione esercitata dalla cintura, come ad esempio la possibilità di un parto prematuro, in generale, i rischi per la madre e il bambino rimangono maggiori in assenza della cintura. La modalità più comoda per indossarla consiste nel far passare la parte superiore della cintura dietro la spalla e sotto il seno, mentre la parte inferiore viene posizionata sotto il pancione, all’inguine.
Niente aereo in gravidanza?
Viaggiare in aereo non è assolutamente controindicato in gravidanza: le compagnie aeree non accettano future mamme dopo il settimo mese soltanto per evitare un eventuale parto ad alta quota.
Se non soddisfo subito una voglia alimentare, il bimbo nasce con le tipiche macchie della pelle?
Di tipico c’è solo la leggenda metropolitana. Se anche in gravidanza può essere frequente desiderare particolari tipi di alimenti e rigettarne altri, ciò non influisce minimamente sullo stato della pelle del nascituro.
“Pancia a punta non va alla guerra”… e via discorrendo
Se c’è una cosa che può determinare con sufficiente sicurezza il sesso del nascituro a partire dalla 16ma settimana di gestazione è l’ecografia, o ancor prima dalla 10ma settimana con il DNA fetale, o lo si può fare tramite l’analisi dei cromosomi attraverso un esame genetico come l’amniocentesi e la villocentesi, se lo si deve già effettuare perchè ci è stato prescritto per altri motivi più importanti come il sospetto di cromosomopatie. Tutte le dicerie sulla forma della pancia collegata al genere maschile o femminile, ovviamente fanno solo parte di divertenti tradizioni popolari. La forma della pancia della donna che aspetta un bambino tra l’altro può variare nel corso della giornata in base ad elementi come la posizione assunta dal feto o le funzioni intestinali materne, mentre è condizionata da fattori come l’aumento di peso, la postura e la costituzione fisica della gestante.
In travaglio non si può bere acqua
Niente vieta di bere durante il travaglio e nemmeno di fare uno spuntino. Anzi, oggi vige la raccomandazione se possibile di idratarsi e assumere cibi leggeri per avere la necessaria energia per affrontare meglio il momento del parto, per non arrivare estenuate e senza forze alla fine di un lungo travaglio.
Le gravidanze dopo il primo cesareo escludono il parto naturale?
Quella dei parti cesarei obbligatori dopo il primo era una vecchia consuetudine oggi superata, imposta per motivi di sicurezza: si è visto invece che questa pratica non solo non è supportata da basi scientifiche ma che, se le circostanze lo consentono, il parto vaginale dopo cesareo (VBAC) comporta rischi minori per mamma e bambino. In questo caso è fondamentale attendere un anno dopo il primo cesareo, prima di cercare una nuova gravidanza.
Se si allatta non si può rimanere incinte
Questa è una diceria che può provocare molti “inconvenienti”! Rimanere incinte mentre si sta allattando non è facile ma è molto più frequente di quanto si creda: l’Amenorrea Lattazionale o Amenorrea da Allattamento (LAM), provocata dalla prolattina, in circolo a livelli alti nella madre dall’ultimo trimestre della gravidanza, con il tempo tende a diminuire. La prolattina ha la funzione di facilitare la produzione di latte e di inibire estrogeni e ovulazione, ma i suoi livelli rimangono sufficientemente elevati solo a con una concomitanza di condizioni quali l’età del neonato, la regolarità, quantità e frequenza di latte succhiato durante tutto l’arco della giornata, l’allattamento esclusivo al seno, la non ricomparsa delle mestruazioni ecc.